Polizza a copertura di manutenzione

[impresacheresiste]

Salve,
volevo chiedere, se è capitato già a qualcuno, come comportarsi nel caso in cui con offerta economicamente più vantaggiosa si offra una manutenzione sulle opere realizzate.
In breve il caso.
Gara offerta economicamente più vantaggiosa, davano un tot di punti per le manutenzioni future facendole quantificare con computo metrico. Il computo metrico ammonta ad € 60.000 e diciamo che l'offerta è spalmata su 3 interventi annuali, € 20.000 per il 2013, € 20.000 per il 2014, € 20.000 per il 2015.
Ora che ho chiuso i lavori a base d'asta e devono passare alla certificazione di ultimazione lavori, regolare esecuzione e collaudo mi richiedono l'emissione di una polizza fidejussoria sulla mautenzione che dovrebbe avere il seguente sviluppo:
anno 2013: € 60.000
anno 2014: € 40.000
anno 2015: € 20.000

ora ovviamente il comune vuole tutelarsi per l'intero importo della manutenzione offerta e quindi chiedono una copertura pari al 100%.

Vi chiedo se questa procedura è corretta oppure, non essendo richiamato nulla su bando-disciplinare-contratto, possiamo far valere qualche altra regola emanata dall'AVCP o similari?

grazie per la collaborazione

[bianchiben]

Ciao,
non so se gli altri amici sono d'accordo, ma a mio parere prima di parlare della polizza ci sarebbe da pensare a diversi aspetti, fra cui:
- il contratto attuale si chiude con il collaudo di quanto fino ad ora realizzato?
- se è così, con quale progetto / titolo / contratto / documento abilitativo efficace andrai, nei prossimi 3 anni, a fare la manutenzione, e chi sono i progettisti / validatori / DDL / RUP / ... del progetto di manutenzione?
- come viene liquidato l'importo delle manutenzioni?

Ecc. ...

Questo perchè parlando della polizza affermi che non è richiamato nulla nel bando-disciplinare-contratto, ma per inquadrare correttamente tale argomento riterrei necessario qualche altro particolare esecutivo / contrattuale.

Buon lavoro.

Ing. Benigno Bianchini

[impresacheresiste]

Spett.le ing. Bianchini, la ringrazio per la risposta e le fornisco i dettagli richiesti.
Il contratto sottoscritto parla di collaudo al termine dei lavori, è pur vero che il contratto fa proprio anche quanto inserito nell'offerta economicamente più vantaggiosa (ovvero la manutenzione).
Specificamente recita:"l'appaltatore si obbliga, inoltre, senza il diritto ad alcun ulteriore compenso, ad eseguire gli interventied i lavori indicati e descritti negli elaborati redatti dall'appaltatore e presentati in sede di gara quali allegati dell'offerta tecnica e quali proposte migliorative della stessa, approvati con delibera di GC e da intendere parte integrante e sostanziale del presente atto."

Specifico che la manutenzione offerta è solo quantificata economicamente attraverso un computo, ma realmente non ci sarà alcun trasferimento di soldi tra l'Ente e l'impresa. La quantificazione era richiesta solo per valutare quantitativamente cosa offriva l'impresa.

A livello di gestione della futura manutenzione il RUP dovrebbe seguire le fasi di manutenzione scrivendo un capitolato basato su quanto già offerto dall'impresa programmando gli interventi con un cronoprogramma delle varie attività da svolgere.

grazie in anticipo per l'attenzione.
saluti

[bianchiben]

Ciao,
a mio parere si è in una situazione non corretta, in quanto si andranno ad eseguire lavori:
- non progettati dalla S.A. ovvero fatti rientrare nel progetto a suo tempo redatto dalla S.A. tramite una perizia di variante (l'impresa si trasforma in PROGETTISTA + ESECUTORE in un appalto di ESECUZIONE);
- aventi come causa un contratto già chiuso al momento della loro esecuzione (risultano inapplicabili le norme regolamentari su direzione / registrazione / contabilizzazione / collaudo dei lavori);
- che sono stati pagati PRIMA della loro esecuzione (viene capovolta una caratteristica fondamentale del contratto d'appalto dell'opera pubblica: prima esegui, poi ti pago).

Non ritengo plausibile che un computo metrico estimativo redatto dal RUP a contratto chiuso possa avere un qualche valore legale tale da autorizzare un cantiere attivo per 3 anni.

Comunque, visto che in qualche modo occorre andare avanti, riterrei utile fare qualcosa PRIMA della chiusura dei lavori di contratto, in modo da avere nel seguito minori possibilità di incappare in modo serio in qualcuno dei vari problemi che la situazione particolare potrebbe far presentare.

Quanto sopra considerato e lasciato da parte, se questi lavori sono diventati oneri contrattuali ricompresi a pieno titolo nel contratto principale allora a mio parere valgono le polizze di tale contratto, senza aggiunte: se la S.A. avesse voluto tutelarsi meglio avrebbe dovuto specificarlo prima.

Naturalmente deve valere sempre il principio della reciproca collaborazione.

Buon lavoro.

Ing. Benigno Bianchini