Sicurezza Impianti, le Sanzioni. Elenco delle Responsabilità rispetto alle norme di sicurezza degli impianti. 1 Sicurezza impianti: le sanzioni* 1 Sicurezza impianti: le sanzioni*Responsabilità rispetto alle norme di sicurezza degli impianti Committente che si rivolga a una ditta non abilitata:* da 103,33 a 516,46 euro Mancato adeguamento degli impianti : da 103,33 a 516,46 euro Violazioni compiute da installatori o progettisti : da 1.032,91 a 10.329,14 euro. Alla terza violazione,sospensione temporanea dal registro delle ditte o dall’albo provinciale delle imprese artigiane. Responsabilità rispetto ai dipendenti del condominio (Dlgs n. 626/1994) - (Condominio o amministratore immobiliare): mancata manutenzione regolare impianti, mancata eliminazione difetti rilevati arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 1.549 a 4.131 euro -(Fabbricante, venditore): fabbricazione e vendita di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza arresto fino a 6 mesi o ammenda da 7.746 a 30.987 euro. - (Progettista, installatore): scelte progettuali e tecniche non rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle norme vigenti, mancato rispetto delle istruzioni dei fabbricanti arresto fino ad un mese o ammenda da 309 a 1.032 euro. * Eventualmente vanno aggiunti il risarcimento danni e le responsabilità penali ** Se è l’amministratore condominiale a designare la ditta, senza assenso dell’assemblea, è lui l’unico responsabile Fonte: Ufficio Studi Confappi-Federamministratori Adeguamento impianti e amministratore L’amministratore condominiale ha il preciso obbligo di chiedere ai condomini l’adeguamento degli impianti alle norme. Ci si può chiedere: cosa accade se gli abitanti del palazzo, magari spaventati dall’entità della spesa, si rifiutano di eseguirlo? Per non avere responsabilità civili e penali (queste ultime, in caso di incidente), basta che l’amministratore invii a tutti una lettera in cui dichiara che ha inutilmente provato a richiedre l’adeguamento, che gli è stato negato? Probabilmente no, anche se prende questa precauzione resta comunque responsabile della tutela delle cose comuni. Pertanto l’unica via che gli rimane è quella di dimettersi dall’incarico. fonte: confappi.it |