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aedilweb.it - edilizia in rete: Indice delle guide |
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1 - Malta di calce aerea | Per ottenere la malta di calce aerea si impiega il grassello di calce, ottenuto con lo spegnimento della calce in acqua. Questa operazione veniva un tempo effettuata in cantiere. Veniva scavata una grande fossa, profonda circa 60 cm, dove veniva raccolta la calce spenta. La calce viva in zolle viene disposta nel truogolo e innaffiata con acqua; la massa si gonfia, si sgretola, con sviluppo di calore e diventa una poltiglia che si fa passare attraverso una reticella, per trattenere le impurità e le parti di calce non spente, nella fossa. La calce spenta o grassello si presenta come una pasta omogenea, morbida ed untuosa al tatto, di colore biancastro. Con 1 m3 di calce in zolle si ottiene circa 3 m3 di grassello, se la calce è grassa, e 2 m3 di grassello, se la calce è magra. Prima dell'uso per le malte, il grassello deve stagionare un certo periodo di tempo; per gli intonaci almeno 6 mesi, coperto con uno strato di sabbia di 5 cm.
La stagionatura si rende indispensabile per evitare che parti di calce non si siano idratate; se dopo la costruzione avviene l'idratazione a causa dell'umidità, si verifica il fenomeno detto sbullettatura, cioè distacco di una parte dell'intonaco, causato dal rigonfiamento della particella idratata in ritardo.
Questa tecnica dello spegnimento, conservazione e stagionatura della calce, richiedeva molto tempo e spazio; quindi è stata abbandonata. Oggi la calce viene fornita già idrata ed in polvere. È molto più semplice, basta conservarla in locali asciutti ed aerati.
La malta ottenuta con il grassello è adatta per murature di mattoni o di pietrame, purché fuori terra, in quanto il fenomeno di presa, può avvenire solo all'aria. Per murature di pietrame di notevole spessore (50 ¸ 60 cm), la carbonatazione della calce dura qualche anno.
Occorre lasciare le murature senza intonaco per molto tempo.
La possibilità di avere a modesto costo malte di maggior resistenza e praticità ha ridotto oggi il campo di applicazione del grassello di calce, che si impiega per lo più per gli intonaci e per le imbiancature.
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2 - Malte di calce idraulica e cementizia | La malta di calce idraulica si confeziona con sabbia, calce idraulica ed acqua, nella quantità necessaria per ottenere un impasto di giusta fluidità.
Si possono usare le calci leggermente, mediamente ed eminentemente idrauliche, con una quantità di sabbia che varia in relazione all'uso della malta.
Le calci idrauliche fanno presa sia all'aria che in presenza di acqua; quindi possono essere usate per strutture murarie sotto il piano di campagna ed in luoghi molto umidi.
Per ottenere una buona malta, si mescola una parte di grassello di calce con tre o quattro parti di pozzolana. L'aggiunta della pozzolana alla malta di calce aerea, oltre a dare la possibilità della presa nell'acqua, conferisce alla malta stessa una maggiore resistenza a compressione.
Le malte cementizie si ottengono mescolando il cemento in polvere con sabbia e acqua.
In genere, il cemento adatto è quello a lenta presa. Le proporzioni fra cemento e sabbia sono:
Ø magra (cemento: 300 Kg; sabbia: 1 m3) per grosse murature di pietrame;
Ø normale (cemento: 400 Kg; sabbia: 1 m3) per murature ordinarie di pietrame e mattoni;
Ø grassa (cemento: 500 Kg; sabbia: 1 m3) per pavimentazioni ed intonaci;
Ø molto grassa (cemento: 600 Kg; sabbia: 1 m3) per intonaci e impermeabilizzazioni.
Le malte grasse e molto grasse danno luogo a fessurazioni per ritiro del cemento; occorre perciò molta cautela, evitando le rapide evaporazioni, mantenendo costantemente umide le pareti eseguite, mediante innaffiamento. Inoltre le malte cementizie difficilmente si riesce ad ottenerle. Le maestranze tendone a sostituire una parte del cemento con una pari alla calce idraulica, in modo da rallentare la presa della malta (si ottiene così una malta bastarda).
In effetti una malta cementizia pura presenta nell'impiego pratico degli inconvenienti notevoli; occorre prepararla in modeste quantità, altrimenti la parte non usata inizia la presa e non può più essere usata; spesso l'operaio <> la malta con aggiunta di altra acqua, per poterla riadoperare, e questo altera le caratteristiche della malta in modo negativo.
La rapidità della presa non permette poi all'operaio la possibilità di correggere qualche errore, inevitabile nello svolgimento del normale lavoro, come qualche mattone fuori piombo o una mattonella fuori piano.
Dove non è strettamente necessario, è consigliabile adottare l'uso di malte miste venendo incontro alla giuste esigenze pratiche della maestranza, ottenendo un migliore lavoro ed economia di costi. Per quanto riguarda gli intonaci invece, la malta cementizia non ha inconvenienti, anzi ne facilita l'esecuzione e viene normalmente impiegata.
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3 - Malte bastarde | Le malte bastarde sono eseguite con l'aggiunta di altri leganti oltre a quello fondamentale, in modo da conferire alle malte stesse i requisiti idraulicità e resistenza.
Le malte bastarde trovano largo impiego per le strutture murarie di qualsiasi tipo e per la posa in opera delle pavimentazioni e dei rivestimenti. La loro composizione per 1 m3 di sabbia è:
Ø malta media, calce aerea 0.3 m3 cemento (R. 325) 100 Kg;
Ø malta forte, calce aerea 0.3 m3 cemento (R. 325) 150 Kg;
Ø malta idraulica-cementizia media, calce idraulica 300 ¸ 400, cemento (R. 325) 100 Kg;
Ø malta idraulica-cementizia forte, calce idraulica 200 ¸ 300, cemento (R. 325) 200 Kg.
Usando cemento e calce idraulica, il rapporto fra i due elementi può essere variabilissimo, ed in genere è lo stesso operaio che aumenta di volta in volta o l'uno o l'altro dei due componenti, in relazione al tipo di impiego. | [ Su ] |
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4 - Malte di gesso | La malta di gesso si ottiene mescolando un volume di gesso in circa mezzo volume di acqua. La presa è molto rapida, per cui la malta deve essere preparata in un paniere di legno, in piccole quantità, e subito adoperata. Ada ogni successiva preparazione occorre una perfetta pulizia dei residui di malta sul recipiente. Le malte di gesso oggi impiego per gli intonaci interni, per il costo modesto del gesso e la facilità di applicazione. Il gesso, indurendo, aumenta di volume, e per questo la malta di gesso viene impiegata anche per il fissaggio a muri e pareti di grappe, tasselli di legno, staffe, che restano saldamente ancorati. Il gesso non deve essere posto a diretto contatto con materiali ferrosi, che attacca con notevole rapidità. Volendo ridurne il tempo di presa, si può mescolare la malta di gesso con la malta di calce, ottenendo un malta bastarda, con una presa ritardata, che viene usata in cantiere per particolari lavori, come il fissaggio di lastre di marmo. | [ Su ] |
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