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dicembre 2006

 


LEGGE del 5 marzo 1990, n. 46 (G.U. del 12-03-1990, n. 59) (1)

Norme per la sicurezza degli impianti.

Testo aggiornato in base al contenuto dei seguenti provvedimenti legislativi:

- DPR 18 aprile 1994, n. 392;

- DPR 9 maggio 1994, n. 608;

- Legge 5 gennaio 1996, n. 25.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

Il Presidente della Repubblica promulga la seguente legge;

Art. 1.

Ambito di applicazione

1. Sono soggetti all'applicazione della presente legge i seguenti impianti relativi agli edifici

adibiti ad uso civile:

a) gli impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione dell'energia

elettrica all'interno degli edifici a partire dal punto di consegna dell'energia fornita dall'ente

distributore;

b) gli impianti radiotelevisivi ed elettronici in genere, le antenne e gli impianti di

protezione da scariche atmosferiche;

c) gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione azionati da fluido liquido, aeriforme,

gassoso e di qualsiasi natura o specie;

d) gli impianti idrosanitari nonchè quelli di trasporto, di trattamento, di uso, di accumulo e

di consumo di acqua all'interno degli edifici a partire dal punto di consegna dell'acqua

fornita dall'ente distributore;

e) gli impianti per il trasporto e l'utilizzazione di gas allo stato liquido o aeriforme

all'interno degli edifici a partire dal punto di consegna del combustibile gassoso fornito

dall'ente distributore;

f) gli impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di

montacarichi, di scale mobili e simili;

g) gli impianti di protezione antincendio.

2. Sono altresì soggetti all'applicazione della presente legge gli impianti di cui al comma 1,

lettera a), relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e

ad altri usi.

Art. 2.

Soggetti abilitati

1. Sono abilitate all'installazione, alla trasformazione, all'ampliamento e alla manutenzione

degli impianti di cui all'articolo 1 tutte le imprese, singole o associate, regolarmente iscritte

nel registro delle ditte di cui al regio decreto 20 settembre 1934, n. 2011, e successive

modificazioni ed integrazioni, o nell'albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla

legge 8 agosto 1985, n. 443.

2. L'esercizio delle attività di cui al comma 1 è subordinato al possesso dei requisiti

tecnico-professionali, di cui all'articolo 3, da parte dell'imprenditore, il quale, qualora non

ne sia in possesso, prepone all'esercizio delle attività di cui al medesimo comma 1 un

responsabile tecnico che abbia tali requisiti.

Art. 3.

Requisiti tecnico-professionali

1. I requisiti tecnico-professionali di cui all'articolo 2, comma 2, sono i seguenti:

a) laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una università statale o legalmente

riconosciuta;

b) oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, con specializzazione relativa

al settore delle attività di cui all'articolo 2, comma 1, presso un istituto statale o legalmente

riconosciuto, previo un periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alle dirette

dipendenze di una impresa del settore;

c) oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di

formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno due anni

consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;

d) oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa del settore,

nel medesimo ramo di attività dell'impresa stessa, per un periodo non inferiore a tre anni,

escluso quello computato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaio installatore con

qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e

di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1.

Art. 4.

Accertamento dei requisiti tecnico-professionali

Abrogato dall'art. 7 del D.P.R. n. 392/1994.

Art. 5.

Riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali

Abrogato dall'art. 7 del DPR n. 392/1994.

Art. 6.

Progettazione degli impianti

1. Per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti di cui ai commi 1,

lettere a), b), c), e) e g), e 2 dell'articolo 1 è obbligatoria la redazione del progetto da parte

di professionisti, iscritti negli albi professionali, nell'ambito delle rispettive competenze.

2. La redazione del progetto per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli

impianti di cui al comma 1 è obbligatoria al di sopra dei limiti dimensionali indicati nel

regolamento di attuazione di cui all'articolo 15.

3. Il progetto di cui al comma 1 è depositato:

a) presso gli organi competenti al rilascio di licenze di impianto o di autorizzazioni alla

costruzione quando previsto dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti;

b) presso gli uffici comunali, contestualmente al progetto edilizio, per gli impianti il cui

progetto non sia soggetto per legge ad approvazione.

Art. 7.

Installazione degli impianti

1. Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d'arte utilizzando

allo scopo materiali parimenti costruiti a regola d'arte. I materiali ed i componenti

realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza dell'Ente italiano di unificazione (UNI) e

del Comitato elettrotecnico italiano (CEI), nonchè nel rispetto di quanto prescritto dalla

legislazione tecnica vigente in materia, si considerano costruiti a regola d'arte.

2. In particolare gli impianti elettrici devono essere dotati di impianti di messa a terra e di

interruttori differenziali ad alta sensibilità o di altri sistemi di protezione equivalenti.

3. Tutti gli impianti realizzati alla data di entrata in vigore della presente legge devono

essere adeguati, entro tre anni da tale data, a quanto previsto dal presente articolo.

Art. 8.

Finanziamento dell'attività di normazione tecnica

1. Il 3 per cento del contributo dovuto annualmente dall'Istituto nazionale per la

assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) per l'attività di ricerca di cui

all'articolo 3, terzo comma, del decreto-legge 30 giugno 1982, n. 390, convertito, con

modificazioni, dalla legge 12 agosto 1982, n. 597, è destinato all'attività di normazione

tecnica, di cui all'articolo 7 della presente legge, svolta dall'UNI e dal CEI.

2. La somma di cui al comma 1, calcolata sull'ammontare del contributo versato

dall'INAIL nel corso dell'anno precedente, è iscritta a carico del capitolo 3030, dello stato

di previsione della spesa del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato per

il 1990 e a carico delle proiezioni del corrispondente capitolo per gli anni seguenti.

Art. 9.

Dichiarazione di conformità

1. Al termine dei lavori l'impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la

dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui

all'articolo 7. Di tale dichiarazione, sottoscritta dal titolare dell'impresa installatrice e

recante i numeri di partita IVA e di iscrizione alla camera di commercio, industria,

artigianato e agricoltura, faranno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei

materiali impiegati nonchè, ove previsto, il progetto di cui all'articolo 6.

Art. 10.

Responsabilità del committente o del proprietario

1. Il committente o il proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di

trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1 ad

imprese abilitate ai sensi dell'articolo 2.

Art. 11.

Certificato di abitabilità e di agibilità

1. Il sindaco rilascia il certificato di abitabilità o di agibilità dopo aver acquisito anche la

dichiarazione di conformità o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove

previsto, salvo quanto disposto dalle leggi vigenti.

Art. 12.

Ordinaria manutenzione degli impianti e cantieri

1. Sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto e del rilascio del certificato di

collaudo, nonchè dall'obbligo di cui all'articolo 10, i lavori concernenti l'ordinaria

manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1.

2. Sono altresì esclusi dagli obblighi della redazione del progetto e del rilascio del

certificato di collaudo le installazioni per apparecchi per usi domestici e la fornitura

provvisoria di energia elettrica per gli impianti di cantiere e similari, fermo restando

l'obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità di cui all'articolo 9.

Art. 13.

Deposito presso il comune del progetto, della dichiarazione di conformità o del

certificato di collaudo

1. Qualora nuovi impianti tra quelli di cui ai commi 1, lettere a), b), c), e), e g), e 2

dell'articolo 1 vengano installati in edifici per i quali è già stato rilasciato il certificato di

abitabilità, l'impresa installatrice deposita presso il comune, entro trenta giorni dalla

conclusione dei lavori, il progetto di rifacimento dell'impianto e la dichiarazione di

conformità o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto da altre norme

o dal regolamento di attuazione di cui all'articolo 15.

2. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto e la dichiarazione di conformità o

il certificato di collaudo, ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto

dell'opera di rifacimento. Nella relazione di cui all'articolo 9 dovrà essere espressamente

indicata la compatibilità con gli impianti preesistenti.

Art. 14.

Verifiche

1. Per eseguire i collaudi, ove previsti, e per accertare la conformità degli impianti alle

disposizioni della presente legge e della normativa vigente, i comuni, le unità sanitarie

locali, i comandi provinciali dei vigili del fuoco e l'Istituto superiore per la prevenzione e

la sicurezza del lavoro (ISPESL) hanno facoltà di avvalersi della collaborazione dei liberi

professionisti, nell'ambito delle rispettive competenze, di cui all'articolo 6, comma 1,

secondo le modalità stabilite dal regolamento di attuazione di cui all'articolo 15.

2. Il certificato di collaudo deve essere rilasciato entro tre mesi dalla presentazione della

relativa richiesta.

Art. 15.

Ambito di attuazione

1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge è emanato, con le

procedure di cui all'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, il regolamento di

attuazione. Nel regolamento di attuazione sono precisati i limiti per i quali risulti

obbligatoria la redazione del progetto di cui all'articolo 6 e sono definiti i criteri e le

modalità di redazione del progetto stesso in relazione al grado di complessità tecnica

dell'installazione degli impianti, tenuto conto dell'evoluzione tecnologica, per fini di

prevenzione e di sicurezza.

Comma 2 e 3: sono stati abrogati dall'art. 7 del D.P.R. n. 392/1994.

Art. 16.

Sanzioni

1. Alla violazione di quanto previsto dall'articolo 10 consegue, a carico del committente o

del proprietario, secondo le modalità previste dal regolamento di attuazione di cui all'art.

15, una sanzione amministrativa da lire centomila a lire cinquecentomila. Alla violazione

delle altre norme della presente legge consegue, secondo le modalità previste dal

medesimo regolamento di attuazione, una sanzione amministrativa da lire un milione a lire

dieci milioni.

2. Il regolamento di attuazione di cui all'articolo 15 determina le modalità della

sospensione delle imprese dal registro o dall'albo di cui all'articolo 2, comma 1, e dei

provvedimenti disciplinari a carico dei professionisti iscritti nei rispettivi albi, dopo la

terza violazione delle norme relative alla sicurezza degli impianti, nonchè gli

aggiornamenti dell'entità delle sanzioni amministrative di cui al comma 1.

Art. 17.

Abrogazione e adeguamento dei regolamenti comunali e regionali

1. I comuni e le regioni sono tenuti ad adeguare i propri regolamenti, qualora siano in

contrasto con la presente legge.

Art. 18.

Norme transitorie

1. Fino all'emanazione del regolamento di attuazione di cui all'articolo 15 sono autorizzate

ad eseguire opere di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione

degli impianti di cui all'articolo 1 le imprese di cui all'articolo 2, comma 1, le quali sono

tenute ad eseguire gli impianti secondo quanto prescritto dall'articolo 7 ed a rilasciare al

committente o al proprietario la dichiarazione di conformità recante i numeri di partita

IVA e gli estremi dell'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e

agricoltura.

2. La dichiarazione di cui al comma 1 sostituisce a tutti gli effetti la dichiarazione di

conformità di cui all'articolo 9.

Art. 19.

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione

nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella raccolta ufficiale degli

atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di

farlo osservare.



 

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